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Disturbi d’ansia: sintomi, cause e trattamenti

I disturbi d’ansia colpiscono in Italia circa 6 milioni di persone. ll numero di pazienti è però di gran lunga aumentato a causa del Covid-19 che ha avuto un significativo impatto sulla salute mentale. I Covid-19 Mental Disorders Collaborators hanno pubblicato i dati della prevalenza del disturbo d’ansia durante la pandemia Covid-19: ben 76 milioni di casi a livello globale! Un disturbo comune e frequente che con il giusto approccio terapeutico però può essere curato e superato. Ma quali sono i sintomi? L’ansia è sempre patologica? Ecco qualche utile indicazione per riconoscere i campanelli d’allarme che dovrebbero indurre ad intraprendere un percorso psicoterapeutico per recuperare il benessere psicologico.

Ansia fisiologica e ansia patologica

Partiamo da una premessa fondamentale: utilizzare il termine ansia in modo generico non è corretto. Tutti sperimentiamo l’ansia ogni giorno, adulti e bambini. Un impegno o una scadenza di lavoro importante, un’interrogazione o un compito in classe, un esame. L’ansia che si attiva in questi casi ci aiuta a reagire in modo tempistivo, aumenta lo stato di vigilanza migliorando le nostre performance. Questa è l’ansia fisiologica. Altra cosa è l’ansia patologica che si manifesta in qualsiasi contesto e situazione, in modo persistente ed intenso. Colpisce anche quando il soggetto non deve sostenere situazioni impegnative ed in assenza di un pericolo reale. In questo caso l’ansia è disfunzionale e può diventare invalidante. Quando ciò accade l’ansia blocca completamente e la qualità della vita ne risente fortemente. Si smette di “funzionare” normalmente, l’ansia impatta su qualsiasi aspetto della vita: relazioni interpersonali, lavoro, vita sociale etc. Chi soffre di disturbi d’ansia è inoltre pervaso da un costante senso di frustrazione causato dalla difficoltà nel gestire il disturbo stesso. E ciò comporta una significativa riduzione della stima in se stessi che può sfociare in diverse forme di depressione.

Disturbi d’ansia: i sintomi più frequenti

Preoccupazione, nervosismo, inquietudine ecco come si manifesta l’ansia. I sintomi più frequenti dei disturbi d’ansia possono essere cognitivi, comportamentali e fisici. Non è detto che debbano manifestarsi tutti né che abbiano la stessa intensità. Questi che seguono sono i sintomi più comuni:

  1. vertigini, tachicardia, ipersudorazione, respiro corto, nausea, tremori (sintomi fisici);
  2. percezione crescente di pericolo, vuoto mentale (sintomi cognitivi);
  3. evitamento di tutte le situazioni che potrebbero innescare l’ansia, paura di restare soli.

Quando questi sintomi si manifestano in modo frequente, anche in situazioni in cui non sono presenti pericoli reali e sono talmente intensi e duraturi da compromettere le normali attività di una persona, l’ansia è considerato un disturbo.

Se riscontri uno o più sintomi? Contattami e descrivi il tuo problema. I disturbi d’ansia possono essere curati in modo efficace. Basta fare il primo passo e sfruttare gli strumenti della psicoterapia per tornare a vivere in modo sereno.

Quali sono le cause dei disturbi d’ansia?

Le cause dei disturbi d’ansia sono molteplici e ad oggi non sono del tutto note. L’ansia può essere originata da: fattori genetici, stress o un evento traumatico (rottura di una relazione importante, lutto, perdita del lavoro), da una patologia fisica (cardiopatie, patologie ormonali, patologie polmonari). L’ansia può inoltre dipendere dall’uso di una sostanza psicoattiva (alcol, stimolanti, cocaina, caffeina, prodotti da banco che contengono guaranà e/o caffeina). Infine il disturbo è molto frequente nei malati in stato terminale.

Come si curano i disturbi d’ansia

Non esiste una cura standard per i disturbi d’ansia in quanto ogni paziente è una storia a sé e necessita di un trattamento personalizzato. Un’accurata diagnosi è fondamentale per comprendere le cause dell’ansia. Potrebbe essere originata da una patologia medica, dall’abuso di alcol o sostanze psicoattive o essere associata ad altri disturbi psichiatrici. In linea generale quando viene diagnosticato un disturbo ansioso si ricorre alla psicoterapia, individuale o di gruppo, e nei casi di ansia acuta alla terapia farmacologica (antidepressivi, ansiolitici).

Un ultimo consiglio: non pensare di essere l’unico/a a soffrire di disturbi d’ansia. I dati che ho condiviso con te dimostrano che non è affatto così. Il disturbo d’ansia non deve essere un tabù, non va vissuto come una vergogna o una colpa. Ogni problema ha sempre la sua soluzione. Metti al primo posto il tuo benessere e chiedi aiuto per ritrovare serenità ed armonia.


Dott.ssa Katia Buonanno
Psicologa Psicoterapeuta

Mi occupo di

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